LA
STORIA DELLO SCI CLUB LEVANNA
Lo
Sci Club Levanna nacque il 2 marzo 1952, fondato da un gruppo di
volontari e sponsorizzato principalmente dalla società elettrica
locale, l'AEM (odierna IREN), in particolar modo dal direttore
generale Mario Brunetti.
Il
compito principale dello Sci Club consisteva (e consiste tutt'ora)
nell'organizzare gare sciistiche, ma, con il passare del tempo,
l'organizzazione iniziò ad occuparsi anche dell'allenamento e
dell'impostazione dello stile sciistico degli atleti che ne facevano
parte; per svolgere queste attività venne ingaggiato come allenatore
il campione olimpico italiano Severino Compagnoni.
A
seguito della preparazione sportiva, i giovani atleti incominciarono
a partecipare a numerose gare (con specialità lo sci di fondo), che
si svolgevano principalmente nelle vallate più famose e conosciute
del Piemonte: le Valli di Cuneo (Acelio, Chiusa, Pesio, Vinadio), la
Valle di Susa (Bardonecchia, Clavière, Sauze d'Oulx), le Valli di
Lanzo (Usseglio, Pialpetta, Pian della Mussa) e in Valle d'Aosta. Gli
stessi atleti parteciparono anche ai Campionati Italiani di sci di
fondo che si svolsero a Livigno e sull'Abetone. Anche le Truppe
Alpine decisero di contribuire all'attività dello Sci Club, fornendo
materiale e organizzando gare a Bardonecchia, coadiuvate
dall'allenatore Severino Compagnoni, alle quali parteciparono i
bambini delle scuole dell'obbligo.
La
gara di maggior rilievo per lo Sci Club Levanna è il “Trofeo
Giovannini Venerino”, dedicata ad un dipendente della società
elettrica AEM deceduto sul lavoro, per mantenerne vivo il ricordo e
l'onore.
Nel
1956, anno in cui, per la prima volta, si permise il transito sulla
strada di Ceresole nel periodo invernale, gli atleti locali
incominciarono a partecipare alle gare organizzate fuori porta,
accompagnati da Grassotti Aldo, Armando Astrusa ed Eugenio Lavorini.
Si
cercò sempre di mantenere sempre viva la tradizione dello sci di
fondo coinvolgendo i bambini del paese.
In
seguito, negli anni '70, si sviluppò anche la disciplina dello sci
da discesa presso la nuova sciovia costruita a Chiapili Inferiore.
Negli stessi anni, il parroco, Don Giovanni Minelli, fondò la prima
società che avrebbe gestito l'impianto sciistico, la “Sciovia
Levanna”, con la collaborazione del Comune. Dopo alcuni anni
vennero organizzate le prime gare di sci da discesa. Le più
importanti sono la “Coppa Filat”, la “Coppa Bois”, la “Coppa
Elena Pescarmona”, il “Trofeo Blanchetti”, la “Coppa Oberto”
e, negli ultimi anni, anche il “Trofeo della Comunità Montana”.
Tutte
le premiazioni delle gare venivano effettuate nella palazzina della
società AEM, alle quali era invitato a partecipare tutto il paese.
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Gara Ragazzi 1967, foto di Mauro Orso Fiet |
LE
ATTREZZATURE
Alla
nascita dello Sci Club non esistevano divise o tute a rappresentarlo,
ma venivano utilizzati dei pantaloni chiusi al ginocchio, calzettoni
alti di lana e scarponi da lavoro.
Inizialmente
gli sci erano costituiti da una lamina in legno, principalmente
frassino, icari e castagno, con attacco in cuoio, tallone in lamiera
e staffe regolabili con un cinghietto in cuoio. Le racchette
(bastoncini) erano anch' essi in legno (inizialmente nocciola, poi
sostituita dal bambù) con rotella rudimentale e cinghietto in cuoio.
Come
sciolina veniva utilizzata la cera di candela, distribuita su coda e
punta dello sci.
Le
piste da sci di fondo venivano battute faticosamente per mezzo
di abili soci che, provvisti di sci ai piedi, formavano una corsia
centrale (battuta 2 volte) per gli sci e 2 laterali per le racchette.
La
pista da discesa, invece, veniva battuta altrettanto faticosamente
con un rullo di legno.